Cthulhu

Segno degli antichi, Recensione

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icon2  view post Posted on 27/12/2012, 16:40
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gran sacerdote

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Il Segno degli antichi
Elder Sign


Ambientazione
Il segno degli antichi è un gioco ispirato al mondo “lovecraftiano” dove i nostri personaggi, definiti anche investigatori, cercano di impedire l’avvenuta dei grandi antichi. Mentre ad Arkham Horror gli investigatori si trovavano nella famosa città “Lovecraftiana” di Arkham, adesso ci troviamo all’interno di un Museo.

Descrizione
Il segno degli antichi riprende molte meccaniche di “Arkham Horror” che sono state modificate per renderlo più semplice da giocare e soprattutto più veloce: c’è da dire che gli ideatori del gioco sono gli stessi e i cambiamenti effettuati possono deludere gli amanti di Arkham, perché le regole sono, alla fine dei conti, un surrogato di quelle del suo predecessore con delle modifiche.

Parto subito col dire che i turni di gioco sono in senso orario e fino alla fine della partita rimarranno così, senza che ci siano cambiamenti nelle posizioni di gioco come succedeva ad “Arkham Horror”. Tuttavia lo scopo del gioco rimane lo stesso: i giocatori devono collaborare per cercare di impedire l’avvenuta di un grande antico.

Prima di spiegarvi le regole vi avviso che non avrete un tabellone di gioco, ma delle carte che rappresentano luoghi, oggetti o eventi che accadono all’interno del museo. Queste sono definite “Carte Avventura” e ogni carta deve essere risolta con una combinazione di simboli che si possono ottenere lanciando i consueti dadi. Anche in questo gioco abbiamo a che fare con i portali e sono rappresentati da “Carte Avventura Ultraterrene” che si risolvono nella stessa maniera.
Al momento della loro risoluzione le “Carte avventura” premiano colui che l’ha risolta dandogli la possibilità di ottenere oggetti, incantesimi, segnalini indizio, alleati, aprire un portale o ottenere un “Segno degli Antichi”. Ma tutto ha un prezzo e se per caso dovesse andare male allora si incorrerebbe a una penalità che consiste: perdere vitalità, perdere sanità, agevolare l’avvenuta di un grande antico e/o l’arrivo di un mostro.
E’ possibile che risolvere una storia non porti solo benefici ai giocatori, ma anche delle conseguenze che sono rappresentate dalle penalità precedentemente elencate.

Gli oggetti, che possono essere comuni o unici, cercano per lo più di aiutare i personaggi conferendogli dadi aggiuntivi, che sono rappresentati dal dado rosso e giallo, o donandogli la possibilità di prevenire perdite di ferite e/o sanità.

Gli incantesimi sono invece più duttili: conferiscono poteri più forti degli oggetti e permettono di trattenere dei risultati ottenuti da un lancio dei dadi per superare una determinata prova.

I segnalini indizio ti permettono di ritirare i dadi, ciò risulta molto efficace se si devono fare tanti simboli per ottenere una carta avventura.

Gli alleati sono rappresentati da altre carte e conferiscono ai personaggi nuove abilità: devo dire che risultano più utili queste dei poteri dati da incantesimi e/o oggetti.

I “Segni degli Antichi” sono dei veri e propri segnalini promemoria: bisogna ottenerne un certo numero per bloccare l’avvenuta di un grande antico. La quantità che bisogna raccogliere per vincere varia a seconda del “Grande Antico” che si stabilisce all’inizio della partita.

Ovviamente nello star up del gioco bisogna considerare anche le carte Miti e l’orologio che rappresenta il tempo: le carte si attivano in due fasi differenti prima dell’inizio del turno dei giocatori e quando un giocatore attivo raggiunge le XII dell’orologio.
Ognuna di queste è suddivisa in due parti: la seconda parte si attiva alle XII mentre la prima la si attiva quando viene pescata e quindi dopo che è stato attivato il secondo effetto della carta precedente. Di solito è questo l’ordine, ma a volte può essere il contrario.

Le regole del gioco sono semplicissime perché il turno di un giocatore si suddivide in tre fasi differenti: Movimento, Risoluzione e Spostare la lancetta.

1-Il movimento consiste nello spostare il proprio personaggio da una zona all’altra del museo, ciò non impedisce di stare fermi, quindi è facoltativo.

2-Risoluzione: un personaggio affronta la carta avventura cercando di ottenere tutti i simboli necessari. La carta avventura può avere più righe di simboli, quindi è necessario ragionare bene prima di intraprendere una prova che difficilmente può essere superata. In parole povere un giocatore lancia tutti i dadi verdi più quelli bonus (rossi o gialli) cercando di ottenere tutti i simboli di una determinata riga che è stata scelta, a questo punto confronta i suoi risultati e se sono uguali ha successo, quindi mette i relativi dadi negli spazi (le lenti hanno anche un valore e per questo, oltre al simbolo, dovete ottenere quel valore sommando tutti i valori numerici ottenuti dal vostro lancio). Successivamente, con i dadi rimasti, il giocatore passa alla riga di simboli successiva e fa la medesima prova: non si è obbligati a seguire un ordine di risoluzione delle righe a meno che non venga chiesto dalla carta.
Il problema avviene quando il giocatore fallisce la prova, in tal caso il giocatore potrà ritentare, ma utilizzando un dado in meno; nel fallimento c’è anche un aspetto positivo perché un giocatore può focalizzare o aiutare un altro giocatore che abbia il suo personaggio nella medesima carta dove il giocatore attivo sta tentando di risolvere la prova.
La focalizzazione consiste nel bloccare un risultato ottenuto che può essere utilizzato nei successivi tiri, ma può essere fatta solo una volta per turno e solo su se stessi.
L’aiuto funziona alla stessa maniera, ma lo si fa su un altro giocatore e funziona solo una volta per turno.
In tutti e due i casi i dadi si bloccano e possono essere utilizzati in un momento successivo della partita.
In questa fase un giocatore può rimanere nella porta del museo, se fa ciò può attivare vari effetti che consistono nella cura di sanità e ferite, trovare oggetti (ma è rischioso), scambiare trofei (lo si può fare anche dopo la risoluzione di una “carta avventura”).

3-Spostare la lancetta: tale operazione risulta compromettente quando la lancetta arriva alle XII per l’attivazione delle carte miti e anche a causa di alcune “Carte Avventura” che possiedono la voce “A mezzanotte”. Per il resto non c’è da segnalare nient’altro.

Ovviamente tutto viene reso più difficile dall’apparizione dei mostri che possono aumentare il numero di righe di una “Carta Avventura” incrementandone la difficoltà. Il “Grande Antico”, invece, agisce in due maniere:

1-Passiva: finche i personaggi riescono a contenere il “tracciato di risveglio” del grande antico (ovvero impediscono il piazzamento dei segnalini) quest’ultimo influisce sulla partita con effetto negativo.

2-Attiva: i giocatori non riescono a raccogliere i “Segni degli Antichi” e il “Grande antico” si risveglia. In tal caso tutti i giocatori dovranno affrontarlo. Ovviamente durante il suo risveglio può provocare effetti nefasti. Il combattimento si svolge come nella fase risoluzione con la differenza che un giocatore se ottiene successo può ritentare la medesima prova; ogni prova riuscita infligge un danno al “Grande Antico”. Anche in questo caso si gira la lancetta dell’orologio e quando arriva a XII il “Grande Antico” attacca.

Un personaggio muore quando la sua sanità e/o le sue ferite scendono a 0: se muore durante il gioco può essere sostituito con un altro. Quando non ci sono più personaggi da sostituire o se si muore durante la sfida col “Grande antico” allora il giocatore a cui il personaggio è stato divorato esce definitivamente dal gioco.

Conclusioni
“Il Segno degli Antichi” è un gioco semplice che è stato progettato per tutti coloro che amano le ambientazioni Lovercraftiane e che non possono dedicare il proprio tempo libero ad un gioco troppo lungo come “Arkham Horror”. I creatori di quest’ultimo però sono gli stessi del primo e questo è il più grande difetto perché hanno solo modificato le regole di “Arkham Horror” per ottenere un meccanismo più semplice e veloce da giocare.
Quindi in conclusione si può dire che il gioco merita perché è piacevole e perché il “nuovo” meccanismo continua a obbligare i giocatori a cooperare costantemente, ma può deludere coloro che hanno tempo e che continuano a giocare alla sua controparte più lunga.
In conclusione gli do un bel 8 perché alla fine mi diverte.

Edited by Mastergame82 - 27/12/2012, 20:40
 
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