Come ben saprai Fulzio ho iniziato con D&D quando era solo d20 ma non system
, he seguito le sue incarnazioni attraverso l'ad&d, la terza edizione e la 3.5 (alla 4° ho smesso) e molto spesso ci ho giocato come diceva Locusta solo di interpretazione tirando il dado se va bene un paio di volte a sessione.
Si può giocare PAUAR o interpretativo con qualsiasi sistema (mi sono cadute le braccia quando ho sentito racconti di gdr in cui ci si vantava di aver fatto 34 aggravati ad un antidiluviano in un turno
), ma sono dell'idea che alcuni sistemi di gioco accentuino un tipo di gioco rispetto ad un altro.
Faccio un esempio stupido: nonostante stormbringer sia un'ambientazione fantasy con combattimenti, demoni e quant'altro il vecchio sistema di gioco aveva una mortalità estremamente alta a causa delle sue regole per il combattimento, quindi iniziare una battaglia era qualcosa su cui pensare seriamente.
La trasposizione d20 del gioco secondo me rende molto poco questo timore che il mondo è pericoloso, accumulando livelli e di conseguenza pf si può arrivare al punto di non temere più che un soldato generico ti possa uccidere con una singola freccia e un colpo fortunato, cosa che invece avviene con il vecchio sistema.
Detto questo concludo con:
per rendere bene una determinata atmosfera non importa il sistema di gioco, ma come gioca chi vi partecipa.
E
alcuni sistemi di gioco migliorano particolari stili di gioco.