Henry Armitage |
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| Tra i racconti dei Miti quello che più preferisco è "L'orrore di Dunwich", il livello di orrore apocalittico incombente è altissimo, con un buon ritmo narrativo, sempre più incalzante fino alla fine. E poi è Lovecraft al 100%: la Miskatonic U., il Necronomicon, Yog-Sothoth, la geografia fittizia del New England, davvero immenso, eguagliato a mio parere forse solo da "Il richiamo di Cthulhu" e "La maschera di Innsmouth" (ma solo per importanza nella genesi dei Miti). Una parola in più però la spendo per un altro racconto forse un pò slegato dall'ambito stretto dei Miti, "L'oceano della notte", uno dei testi secondo me più poetici e intensi del solitario di Providence; è l'ultimo racconto scritto da Lovecraft prima della morte, forse è questo a renderlo così particolare: mi ha sempre colpito l'atmosfera di serena rassegnazione che vi aleggia, la percezione dell'ultimo sguardo rassegnato dell'uomo razionale di fronte all'abisso dello sconosciuto, e poi il rapporto con l'acqua, principio e, in ultimo, fine di ogni cosa poiché è ad essa che tutto invitabilmente ritorna, insomma, un capolavoro!!!
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